Quelle serie che non ti aspetti
Una cosa nuova, una cosa vecchia e una al femminile (è pur sempre l'8 marzo)
Il calendario delle giornate internazionali (che ormai è il calendario dei trend da piazzare sui social) dice che oggi è la Festa della donna. Ma il calendario di questa newsletter dice che non si potevano aspettare altre due settimane per condividere con voi certe belle scoperte.
Perché, quando in mezzo a una selva di serie tv passabili trovi finalmente quella in cui vale la pena di immergersi, non vedi l’ora di dirlo a qualcuno.
E allora sia perdonata l’assenza di titoli a tema, ma c’era da far spazio a due storie parecchio diverse tra loro, i cui personaggi abitano in mondi tutti da esplorare, stiano attorno a loro o soltanto nelle loro teste. Poi, siccome questi sono stati un po’ giorni di stacco dal teleschermo, ho pensato di aggiungere una gradevole scoperta uscita ormai qualche anno fa, ma che a qualcuno potrebbe essere ancora sconosciuta.
D’altronde, ci eravamo promessi che Screen Advisor sarebbe sempre arrivata nella vostra casella email con almeno tre consigli pronti da vedere.
Dunque eccoci qui, con una serie nuova, una vecchia, e sì… una al femminile.
#1 La cosa nuova
Shōgun (2024)
Potreste aver sentito parlare di Shōgun con molti accostamenti al Trono di Spade, e il confronto non è del tutto esagerato. Ma, anziché in un Medioevo occidentale e immaginario, qui siamo in una dettagliata ricostruzione del Giappone feudale del 1600, che attinge parecchio dalle cronache storiche. A fare da base è il romanzo pubblicato da James Clavell nel 1975, che incrocia i destini del primo marinaio inglese a sbarcare - o meglio, naufragare - sulle coste giapponesi, un potente feudatario in conflitto con alcuni rivali politici, e una donna chiamata a riscattarsi dai propri legami familiari indegni. Il mondo in cui si muovono è conturbante, affascinante, spietato (basta una mezz’ora e saltano già le prime teste); e la trama si prende tutto il tempo per rivelare paesaggi, atmosfere, costumi, indoli finora poco raccontati dalla tv seriale. Qui i personaggi pretendono il controllo sul proprio destino - anche sulla morte - e nascondono più cuori, esattamente come la serie. Per gli estimatori dell’ultimo film di Top Gun, lo sceneggiatore è sempre Justin Marks, affiancato dalla moglie Rachel Kondo. Gli intrecci sono così fitti e le immagini così spettacolari che, arrivati in fondo al primo episodio, ci si entusiasma nel proseguire e ci si dispiace sia soltanto una miniserie.
Dove vederla? Su Disney+ - 10 episodi da 50-70 minuti (un nuovo episodio ogni martedì)
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Non hai Disney+? Fino al 14 marzo il piano Standard con pubblicità è in sconto a 1,99 euro per tre mesi (una volta conclusi si può scegliere se mantenere o disdire l’abbonamento). Per saperne di più basta un clic qui.
#2 La cosa vecchia
Bored to Death (2009)
Potreste invece non aver mai avuto notizia dell’esistenza di Bored to Death, comedy andata in onda su HBO quindici anni fa, il cui protagonista è la versione più o meno fittizia del suo creatore, lo scrittore Jonathan Ames. Ossia un giallista trentenne di Brooklyn che, scaricato dalla fidanzata e privo di ispirazione, pensa di stimolare la propria immaginazione fingendosi un investigatore privato. Ad aiutarlo nella risoluzione dei casi, in maniera del tutto maldestra, ci sono l’amico fumettista e l’editore della rivista per cui scrive e al quale fornisce marijuana. Il trio di personaggi è interpretato da Jason Schwartzman, Zach Galifianakis e Ted Danson, attorno ai quali si avvicendano diversi attori – perlopiù comici – piuttosto illustri. Secondo la critica americana, è proprio la brillantezza del cast a tenere in piedi i semplici casi di puntata.
Dove vederla? Su Sky e Now - 3 stagioni, 24 episodi da 22-30 minuti
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#3 La cosa al femminile (che poi è nuova anche lei)
Antonia (2024)
Di Antonia potreste invece aver sentito parlare in due modi: come parente di quel capolavoro di Fleabag e come serie sull’endometriosi. Ma, è proprio quando si guarda oltre le diagnosi e i paragoni azzardati, che si mette a fuoco il vero motivo per cui guardarla. Ossia gli egoismi, gli imbarazzi, le provocazioni, e pure le allucinazioni di un’attrice 33enne di scarso successo, che ha passato la vita a schivare il suo passato e litigare con ogni genere di persona, finché il caso (e il suo corpo) non la costringono a fermarsi, unire tutti i puntini e cercare di capire cosa voglia. Chiara Martegiani, oltre ad averla creata, la interpreta con un’eleganza disagiata che appartiene a poche altre. Valerio Mastandrea, oltre che il direttore creativo, fa il compagno lamentoso ma solido, che azzecca tutto tranne i regali di compleanno. Ci sono galline, riti sciamanici, terapeuti vari, e una protagonista femminile italiana che s’impegna per non piacere, finalmente. E anche chi festeggia l’8 marzo è contento.
Dove vederla? Su Prime Video - 6 episodi da 28-32 minuti
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Il vostro consiglio: The Night Manager
Nello spazio dei titoli consigliati da voi, questa volta c’è una miniserie britannica del 2016 con tantissimi premi, oltre che attori pluripremiati.
Si tratta della versione televisiva del romanzo di John le Carré (Il direttore di notte è il titolo italiano) dove Tom Hiddleston è un ex soldato inglese che lavora come direttore in un albergo del Cairo, ma viene reclutato da un’ospite facoltosa per infiltrarsi nella cerchia ristretta di un pericoloso trafficante d’armi. Per intenderci, lei è Olivia Colman, lui Hugh Laurie (il dottor House, avete presente?), e poi ci sono anche Tom Hollander, Elizabeth Debicki e lo stesso le Carré in un cameo da scovare. Per gli amanti dello spionaggio e delle miniserie ottimamente confezionate, meglio ancora se durano il tempo di un weekend, è una di quelle chicche da recuperare.
Dove vederla? Su Prime Video - 6 episodi da 56-60 minuti
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Questi consigli non vi hanno convinto?
Non vi preoccupate, le vie dello streaming sono infinite (o quasi). Su Tellyst.com trovate un bel po’ di altre cose da vedere:
Potete sfogliare le serie tv in uscita a marzo, che sarà un mese bello ricco, si avvisa
O spulciare la guida ai servizi streaming
Altre cose da leggere e ascoltare
Il talento di Mr. Ripley, se volete arrivare preparati alla serie di Netflix in arrivo il 4 aprile (sì, è quella col prete di Fleabag in bianco e nero)
L’episodio numero 100 di TV Therapy, dove abbiamo risposto alle vostre domande a tema serie tv e psicologia, raccontato qualche aneddoto sul dietro le quinte del podcast e prodotto un sacco di blooper. Per l’occasione si può vederlo in formato video sul nuovo canale YouTube di TV Therapy.
L’ultimo episodio del podcast, che parla di perfezionismo usando Call My Agent - Italia (sta per tornare, lo sapevate?)
Siamo arrivati alla fine, com’è stata questa carrellata di belle scoperte? Ricordati di lasciare un commento con le tue serie tv da vedere, la prossima volta potresti trovarla tra i consigli! Ci vediamo tra due venerdì, buon binge watching 🙌
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