Ecco la fine del mondo
Un po' di serie postapocalittiche, per stare meglio guardando chi sta peggio
Ve lo dico subito: sono in lutto. Avevo atteso con tanta impazienza il ritorno di Bad Sisters, che quando i nuovi episodi sono arrivati nella mia casella mail li ho consumati in un paio di sere; e adesso va’ a trovarlo, qualcosa di altrettanto folle e appagante… Forse la rivedrò con voi, una volta alla settimana, con la scusa che qualche sottotitolo mancava e magari in alcuni punti potrebbe ancora riservarmi sorprese (gioie e dolori dello slang irlandese strettissimo). Per giunta l’ultimo episodio esce il 25 dicembre, ed è un gran bel regalo di Natale. Comunque sì, pure stavolta è piuttosto bella, benché meno arrabbiata: ve lo racconto nella recensione qui in fondo.
Venendo ai consigli di oggi, invece, puntiamo tutto sull’apocalittico. Perché nelle ultime newsletter siamo andati sul soft (vecchi ricordi, romanticismi, melodrammi coreani…). Ma anche perché lo so, che a molti di voi il ritorno di Donald Trump ha fatto pensare alla fine del mondo. E spesso infilarsi in mondi messi ben peggio del nostro fa sentire un po’ meglio e rassicura; o se non altro, fa sentire più preparati nel caso la realtà decidesse di superare ulteriormente la fantasia - parola di TV Therapy.
Se vi ho convinto, vi aspetta una lista di serie post-apocalittiche, ognuna delle quali si è immaginata i titoli di coda del pianeta Terra a modo suo. Se invece siete ancora scettici, sappiate che non tutte sono tragiche: con qualcuna si ride anche. L’unico piccolo dettaglio è che stavolta il binge watching da weekend potrebbe saltare: a meno che non vogliate appesantirvi, meglio vederle con un po’ più di calma.
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#1 L’esperienza immersiva
Silo (2023-)
Tra le serie post-apocalittiche, Silo è una delle più recenti e anche una delle più claustrofobiche. La sua storia è ambientata in un futuro distopico, dove una comunità di 10 mila persone vive da decenni in un’enorme e grigia città verticale sotterranea, convinte che il mondo fuori sia ormai tossico e letale. Rebecca Ferguson è un’ingegnera tosta che, appuntata sceriffo, inizia a scavare tra i vecchi segreti del silo, con il sospetto che la verità sia un’altra. Ovviamente, con un certo disappunto da parte di una classe dirigente piuttosto totalitaria. La storia è tratta dalla trilogia di romanzi di fantascienza di Hugh Howey, e secondo qualcuno - sottoscritta compresa - ogni tanto si sofferma un po’ troppo sulle parti di trama meno interessanti. Ma il continuo muoversi da un mistero all’altro, lungo i 144 livelli del silo, può valere la visione (gli effetti speciali sono vertiginosi e immersivi). Anche perché la seconda stagione ci ha provato, ad aggiustarsi, partendo da un primo episodio (in uscita proprio oggi) che riesce a tenere alta la suspense con un’ora di silenzio.
Dove vederla? Su Apple TV+ - 20 episodi da 42-62 minuti
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#2 L’italiana
Anna (2021)
In uno dei suoi romanzi per ragazzi più apprezzati*, Niccolò Ammaniti ha provato a immaginarsi cosa accadrebbe se i bambini dovessero cavarsela senza gli adulti. Così ha costruito un mondo post-apocalittico, devastato da un virus che risparmia solo i più piccoli. Qui, in Sicilia, una ragazzina parte alla ricerca del fratello, con il solo aiuto delle indicazioni lasciatele dalla madre in un quadernino. L’adattamento televisivo è stato scritto dallo stesso Ammaniti insieme a Francesca Manieri (Il miracolo, We Are Who We Are, Supersex), che hanno dato alle paure di infanzia una forma primitiva e molto surreale. Se avete apprezzato Sweet Tooth, potrebbe piacervi.
Dove vederla? Su Sky e Now - 6 episodi da 48-66 minuti
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#3 Il western
Fallout (2024-)
La premessa di Fallout - adattamento dell’omonimo videogioco - non si discosta molto da quella di Silo. Siamo sempre nel futuro, in una realtà alternativa devastata da una guerra per le risorse nucleari, dove i pochi umani sopravvissuti sono costretti a vivere da tempo in bunker sotterranei. Oltre 200 anni dopo, una di loro (Ella Purnell, già vista in Yellowjackets) decide di uscire all’esterno in cerca del padre rapito, avventurandosi in una Los Angeles pervasa dalla disperazione e popolata da creature raccapriccianti e guerrieri dalle tute robotiche. Piccolo dettaglio da tenere a mente: i creatori sono Lisa Joy e Jonathan Nolan, già showrunner di Westworld, che questa volta hanno inserito anche una certa componente umoristica. Tra le serie uscite nell’ultimo anno, è decisamente una delle migliori.
Dove vederla? Su Prime Video - 8 episodi da 45-74 minuti
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#4 La commedia
The Last Man on Earth (2015-2018)
Vorreste aumentare il grado di umorismo? Allora potreste approfittarne per recuperare questa comedy di qualche anno fa dove Will Forte - che ne è anche il creatore - è l’ultimo essere umano rimasto sulla Terra dopo una pandemia. Proprio quando la disperazione sta per portarlo al suicidio, però, scopre di non essere solo, trovandosi costretto a convivere e procreare con una donna per niente attraente e poco sopportabile (non che lui sia da meno, of course). Man mano che gli episodi procedono, altri sopravvissuti prendono a spuntare, facendogli rimpiangere i tempi in solitudine. Ironia della sorte (o preveggenza degli sceneggiatori): all’epoca della sua messa in onda, la serie era ambientata in un futuro prossimo, nel 2020, cioè lo stesso anno in cui poi sarebbe dilagata la pandemia da coronavirus.
Dove vederla? Su Disney+ - 4 stagioni, 67 episodi da 22 minuti
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#5 La glaciale
Snowpiercer (2020-2024)
Anche qui siamo in un futuro molto prossimo, nel 2026, ma non c’è nessuna traccia di virus letali né guerre nucleari. Quel che ha decimato l’umanità è una catastrofe ambientale che ha trasformato la Terra in una landa deserta e completamente ghiacciata. I pochi superstiti sono quindi costretti a vivere a bordo di un lunghissimo treno che viaggia attorno al globo senza mai fermarsi, progettato da un eccentrico milionario e composto da oltre mille vagoni divisi per classi sociali. L’equilibrio viene sconvolto da una scia di omicidi, sui quali viene chiamato a indagare un ex detective ripescato dai bassifondi. Il quale, approfittando dell’occasione, progetta nel frattempo una rivolta sociale, che presto sfocia in una guerra tra gerarchie. La serie è tratta dall’omonimo film di Bong Joon-ho (stesso regista di Parasite), a sua volta basato sul fumetto anni Ottanta Le Transperceneige. Già nei primi episodi si fa piuttosto intrigante.
Dove vederla? Su Netflix - 4 stagioni, 40 episodi da 44-51 minuti
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Questi consigli non vi hanno convinto?
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La seconda stagione di Bad Sisters (che poi, anche lì c’è del catastrofico…)
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Il prossimo episodio del podcast di TV Therapy. Esce sabato mattina (cioè domani) e parliamo di sogni con Hanno ucciso l’Uomo Ragno
Siamo arrivati alla fine!! Ma prima lasciate un commento con le vostre serie tv da vedere, per trovarle tra i prossimi consigli! Ci vediamo tra due venerdì, buona visione 🙌
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