Avviso ai naviganti: sto per parlare ancora di Bridgerton. Perché l’ultima volta che ci siamo sentiti, quando vi ho consigliato un po’ di serie per colmare l’attesa dei restanti episodi della terza stagione, poi mi sono messa di buona lena a vederla anch’io. L’ho consumata tutta in una notte (grazie Shonda, per questi episodi sempre lungherrimi, ma più brevi del solito), e arrivata in fondo mi sono resa conto che, ce ne fosse stata altra, sarei andata volentieri avanti, che un certo senso di vuoto in effetti lo sentivo, e che l’idea di dover aspettare un mese per il suo ritorno non era poi così spiacevole. Non tanto perché sia un’appassionata di romanticherie ottocentesche, e nemmeno perché i suoi intrecci sempre uguali a sé stessi mi aggradino particolarmente. Ma perché Bridgerton è Bridgerton, e di serie del genere non se fanno quasi più.
Allora ho pensato che fosse arrivato il momento di fare un salto indietro nel tempo e proporvi qualche bel recuperone di qualche bella serie che ha fatto la storia della tv. Qualcuna di quelle scritte egregiamente, per le quali valeva la pena di aspettare mesi o anche anni, pensate per durare a lungo, farsi consumare lentamente, diventare così familiari da restare uniche.
Tanto l’estate è quasi arrivata - anche se non sembra - e non c’è momento migliore per colmare le lacune televisive. È vero, ci attende un giugno più intenso del solito - draghi, spade laser, supereroi detestabili - ma fatto perlopiù di singoli episodi settimanali. E vuoi non avere a portata di mano una maratona per riempire i tempi morti?
#1 Per le menti contorte
Lost (2004-2010)
Tenetevi forte, ho una confessione da fare: io Lost non l’ho mai vista. Quando è iniziata non mi interessavo ancora alle serie tv da adulti e quando è finita avevo appena cominciato a studiare la tv. Il che non regge come scusa; però mi ricordo le congetture settimanali sui suoi misteri, la proiezione dell’ultimo episodio all’università in contemporanea con gli Stati Uniti, lo sbigottimento generale dopo la rivelazione finale (il candidato definisca il concetto di cultura popolare). A settembre Lost compie vent’anni, e finalmente ho deciso che sarà la mia maratona estiva. Per chi volesse unirsi, due righe sulla trama, anche se immagino la conosciate già: dopo un incidente aereo, un gruppo di sopravvissuti si trova a vivere su un’isola misteriosa. Seguono salti indietro e avanti nel tempo, e rompicapi filosofici, fantascientifici, mistici, soprannaturali. Secondo qualcuno non è invecchiata benissimo, ma non si può più rimandare.
Dove vederla? Su Disney+ - 6 stagioni, 114 episodi da 44 minuti
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#2 Per chi vive sottosopra
Doctor Who (2005-)
Non guardate la pagina Wikipedia di Doctor Who, il caos potrebbe scoraggiarvi. Andata in onda per la prima volta sulla tv britannica nel 1963, conta oltre 800 episodi (di cui un centinaio andati persi), 15 cambi di protagonista, e speciali di ogni tipo. Recuperarla tutta è un’impresa quasi impossibile, e anche volendo partire dalla versione moderna, iniziata nel 2005, si fatica a trovarla completa in streaming. Fortuna vuole, però, che Doctor Who sia una di quelle serie dalle quali si può entrare e uscire a più riprese, senza dannarsi troppo. Vi basta solo sapere che la trama segue le avventure di uno stravagante alieno dalle sembianze umane che si chiama Dottore e viaggia nello spaziotempo usando una cabina telefonica blu. A colmare le vostre lacune pensano via via dei personaggi confusi o stralunati ai quali vengono riassunti gli sviluppi precedenti. Il consiglio è di partire dalla stagione appena uscita e poi procedere a ritroso per cicli, di Dottore in Dottore. Fantasiosa, movimentata, e very british, definirla di culto è riduttivo.
Dove vederla? Su Disney+ e gratis su Pluto TV - 15 stagioni, 161 episodi da 25-64 minuti
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#3 Per i cinici brillanti
Six Feet Under (2001-2005)
Non può esistere discorso sulla tv di prestigio che non includa una serie tv della rete via cavo HBO. Perché forse è proprio da lì che è partito tutto. Eppure non tutte le sue prodezze vengono ricordate alla stessa maniera. Six Feet Under, ad esempio, se ne sta lì un po’ in silenzio ad aspettare di essere riscoperta. Si tratta di una serie dramedy di Alan Ball, sulle vite dei membri di un clan di impresari funebri che vive a Los Angeles. Ci sono gli intrecci classici del family drama, ma il vero tema centrale è la morte: ogni episodio parte dalla storia di un diverso defunto, da cui si ramificano riflessioni esistenziali e scelte dei protagonisti. I toni sono intrisi di umorismo nero, surrealismo e morti che parlano. Spilletta al merito: è considerata una delle serie con i finali più perfetti di sempre. E ha pure fatto storia nel tratteggiare personaggi omosessuali con assoluta normalità. Tant’è che l’abbiamo infilata anche tra i consigli dell’episodio di TV Therapy sulle serie LGBT uscito proprio oggi.
Dove vederla? Su Sky e Now - 5 stagioni, 63 episodi da 46-72 minuti
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Il vostro consiglio: Desperate Housewives
Gli algoritmi guidano i nostri interessi, a volte non solo verso novità per niente entusiasmanti. Negli ultimi tempi molti di voi si sono imbattuti in Desperate Housewives, origine della telenovela vestita da tv di pregio.
La storia segue le vite, in apparenza perfette, di un gruppo di vicine di casa che vivono in una patinata via immaginaria di una cittadina immaginaria situata in uno stato altrettanto immaginario. A raccontarne disgrazie e segreti (e crimini, anche) è lo sguardo di una loro amica appena morta per suicidio. A ottobre compie vent’anni. E se vi manca Bridgerton, ne è una degnissima sostituta.
Dove vederla? Su Disney+ - 8 stagioni, 180 episodi da 43 minuti
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Su Tellyst.com trovate un bel po’ di altre cose da vedere:
La guida a un altro recuperone degno di nota: Veronica Mars, anche lei nel gruppo delle serie che compiono vent’anni
Cinque serie simili a Bridgerton, se vi manca davvero troppo
In alternativa, potete sfogliare la guida ai servizi streaming.
Altre cose da leggere e ascoltare
9 location di Bridgerton che puoi visitare (poi la smetto, promesso)
Gli ultimi due episodi del podcast di TV Therapy, dove abbiamo parlato di autolesionismo con Sharp Objects e di ipersensibilità da trauma con Lie to me.
Potete anche ascoltarli sul nuovo canale YouTube di TV Therapy, se volete.
Siamo arrivati alla fine! Prima di partire col binge watching ricordati di lasciare un commento con le tue serie tv da vedere, la prossima volta potresti trovarla tra i consigli! Ci vediamo tra due venerdì 🙌
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grazie per questo bellissimo articolo!