Cosa vedere dopo Bridgerton
Tre serie tv per colmare l'attesa della seconda parte di stagione
Mi ero sbagliata. Alla fine il meteo non ha fatto un patto con Shonda Rhimes e il caldo non è sbocciato con l’arrivo di Bridgerton (ma l’ironia della sorte è sempre in tempo per smentirmi; nel caso, gradirei un riconoscimento). E la cosa mi fa supporre ancor più che questi giorni - o il resto della settimana, per chi non ama il binge watching - li passerete a vedere la terza stagione, divano e copertina.
Perché è inutile, con Bridgerton non c’è concorrenza che tenga: quando arriva, si prende anche l’attenzione di chi non si colloca tra i suoi estimatori; è il bello della cultura popolare. Stavolta, però, l’abbuffata è più breve: per vedere la metà conclusiva della stagione bisognerà aspettare il 13 giugno. E allora mi sono portata avanti, con tre serie molto adatte per colmare l’attesa senza perdere l’atmosfera.
No, la sostituta più adatta di tutte, quella che è stata una delle mie scoperte dell’ultimo anno, per una volta mi sono astenuta dal consigliarla. Ma trovate comunque un accenno qui in fondo, se proprio volete darle un’occhiata…
#1 Per quelli che… vado sul classico
Vanity Fair (2018)
Di classici romantici in costume, la tv britannica ne ha prodotti a laute manciate. D’altronde, altrettanto generoso è il bacino letterario da cui ha potuto pescare. Non spesso però si cita questa miniserie tratta dal romanzo che William Makepeace Thackeray pubblicò nel 1848 e andata in onda su ITV con tanti complimenti della critica. La sua sfortuna? Capitare sui teleschermi nello stesso periodo in cui BBC trasmise quel gran thriller acchiappa-spettatori di Bodyguard. La storia è ambientata nel periodo delle guerre napoleoniche, dove la giovane e povera Becky Sharp tenta di scalare i ranghi della società inglese fino alla corte di re Giorgio IV, armata di fascino e seduzione, finendo per innamorarsi lungo il percorso. A interpretarla è Olivia Cooke, contornata da altri volti già noti ai consumatori di serie tv britanniche. E, sorpresa, c’è anche un po’ di Bridgerton, dalla presenza di Claudia Jessie (la nevrotica e ribelle Eloise che pressoché tutti amano) a qualche sovrapposizione di location.
Dove vederla? Gratis su Serially - 7 episodi da 45-47 minuti
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#2 Per quelli che… un tocco moderno non mi dispiace
Dickinson (2019-2021)
Se di Bridgerton apprezzate la mescolanza tra classico e pop moderno, in questo dramedy sulla vita di Emily Dickinson ne troverete parecchio. Creata da Alena Smith (tra gli sceneggiatori di The Newsroom e The Affair - mica briciole, insomma), s’immagina la gioventù della poetessa americana (Hailee Steinfeld), poco incline a conformarsi alle convenzioni sociali e politiche della sua epoca, oltre che alla solerzia della sua famiglia nel trovarle marito. Anche perché la serie si origina da una teoria, elaborata da uno studio del 1998 pubblicato sul New York Times, secondo cui Dickinson aveva una relazione con la sua migliore amica e cognata Susan: diversi dei suoi scritti erano dedicati a lei, ma il suo nome fu censurato probabilmente per consentirne la pubblicazione. Ricca di giochi anacronistici, con una scrittura solida e audace, è considerata una delle migliori serie in costume degli ultimi anni, benché sia rimasta sempre in secondo piano (non tutti servizi streaming hanno la forza promozionale di Netflix). Punto a favore: gli episodi sono decisamente più brevi di quelli di Bridgerton.
Dove vederla? Su Apple TV+ - 3 stagioni, 30 episodi da 23-34 minuti
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#3 Per quelli che… famolo strano!
Blood, Sex & Royalty (2022)
Questo è un drama in costume, o forse più un documentario, boh, non si sa, chiamiamolo docudrama (non ci inventiamo niente: è un genere, esiste). Per farla molto breve, è una ricostruzione piuttosto insolita della storia di Enrico VIII e Anna Bolena, raccontata dal punto di vista di quest’ultima con toni arguti, dettagli sessuali alquanto vivaci, confidenze in camera à la Fleabag, ed esperti che intervengono per contestualizzare a livello storico i passaggi centrali della vicenda (ci vuole un attimo per capire se siano esperti veri o un espediente umoristico). Le componenti potrebbero far presagire un pastone molto cringe, e invece si rivela uno scorcio brillante su un pezzo ormai consumato di cronache della monarchia inglese, dal quale s’impara addirittura qualcosa (sì, gli esperti erano veri). I puristi si astengano, ma se il bisogno è colmare il vuoto lasciato da Bridgerton, be’, si suppone che non lo siate.
Dove vederla? Su Netflix - 3 episodi da 44-48 minuti
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Il vostro consiglio: The Artful Dodger
Per chi apprezza più Dickens che i pastellosi corsetti austeniani, questa serie potrebbe dare qualche soddisfazione. O almeno, a molti di voi è piaciuta parecchio.
Si tratta di una specie di seguito televisivo di Oliver Twist, che si focalizza sul personaggio del borseggiatore Jack Dawkins, il quale si trova diviso tra la sua nuova vita da abile chirurgo in Australia, la storia d’amore con la figlia di un politico e richiamo del suo passato criminale. Arrivata in Italia all’inizio dell’anno, ha sorpreso le aspettative. Nel gruppo di consigli di oggi, è senz’altro la più energica.
Dove vederla? Su Disney+ - 8 episodi da 60 minuti
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Questi consigli non vi hanno convinto?
Se siete comunque in cerca di sostitute di Bridgerton, su Tellyst.com trovate un bel po’ di altre cose da vedere:
Come The Buccaneers, la perfetta sosia di cui vi parlavo (resisterle è difficile)
La regina Carlotta, lo spin-off che di Bridgerton è anche meglio
Feud vs. Capote, anche lei appena uscita, per soddisfare gli amanti del pettegolezzo
In alternativa, potete sfogliare le altre serie tv in arrivo a maggio oppure cercare nella guida ai servizi streaming.
Altre cose da leggere e ascoltare
Cos’ha di speciale Bridgerton?, un vecchio articolo per capire il successo della serie
C’è un tour di gruppo che vi porta sulle location di Bridgerton: un viaggio organizzato a Bath, in Inghilterra, nei giorni del Jane Austen Festival. Lo ha progettato Eugenia Comunello (@agapeviaggi), una travel designer certificata che si occupa di cineturismo, e nei materiali di approfondimento del tour c’è anche un po’ di Tellyst. Su agapeviaggi.com trovate tutte le info ✈️
Gli ultimi due episodi del podcast di TV Therapy, dove abbiamo parlato di bugie con Ripley e di dipendenza affettiva con Feel Good.
Potete anche ascoltarli sul nuovo canale YouTube di TV Therapy, se volete.
Siamo arrivati alla fine! Ma prima ricordati di lasciare un commento con le tue serie tv da vedere, la prossima volta potresti trovarla tra i consigli! Ci vediamo tra due venerdì 🙌
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