Cosa guardi questo weekend?
Sì, ok, c'è Sanremo. Ma conviene sempre tenere sottomano un'alternativa...
Qual è il giorno migliore per inviare una newsletter? È la prima cosa che ho googlato quando ho pensato che Screen Advisor non sarebbe più stata solo una manciata di storie sulla pagina Instagram di Tellyst, ma una guida per aiutare a orientarsi nella selva selvaggia di serie tv da vedere. Scordati il weekend, la gente ha altro da fare; e anche il lunedì, c’è il rientro al lavoro da digerire; stai nei giorni centrali della settimana, dove si accumulano le speranze in più che qualcuno la legga, diceva l’Internet espertone di algoritmi oscuri.
Solo che io Screen Advisor me l’ero immaginata come una newsletter che si deposita nella casella email il venerdì mattina, quando il fine settimana è vicino e la giornata sembra già più leggera, quando ci si pregusta un weekend divano e copertina, o si aspetta di prendere quel treno o quell’aereo che ti porterà lontano per qualche giorno e serve qualcosa per passare il tempo, quando escono le serie tv che contano perché si hanno più ore per vederle.
E così, eccola qui. Un appuntamento che ogni due settimane seleziona per voi una manciata di serie tv (e non solo) da vedere in base al tempo che avete, a come vi sentite, al viaggio che vi attende, al genere che preferite. Molte le ho già viste per voi, altre sono consigli di persone o critici fidati, altre ancora sarete voi a consigliarle. Ogni volta, infatti, troverete una serie scelta tra quelle da voi segnalate e che più vi sono piaciute, come tipico di Screen Advisor.
Certo, partire proprio nei giorni di Sanremo non è da premio miglior tempismo 2024… Ma qualcuno in cerca di un’alternativa - anche solo per tirare sveglio fino alle due - c’è di sicuro. E se proprio siete dei festivalieri rettissimi, male che vada saprete già cosa guardare la prossima settimana.
Che dite, cominciamo?
Ho un’ora e mezza e… mi sento canterino
We Are The World: La notte che ha cambiato il pop
“La prima serie consigliata non è una serie…”. Se seguite il podcast di TV Therapy sapete che ormai è abitudine, e quindi perché smentirsi? Questo documentario è uscito da pochi giorni e si è infilato subito tra i contenuti più visti su Netflix. Parla di quella sera del gennaio 1985 in cui 46 grandi pop star americane si radunarono nello stesso studio di registrazione, per incidere il brano benefico We Are the World. Si racconta di come il manager Ken Kragen convinse Lionel Richie e Michael Jackson a scrivere la canzone, delle incertezze sulla riuscita del progetto, e della vivace - si fa per dire - gestione di così tante personalità ingombranti stipate in una stessa stanza - gratis, per giunta. La critica ne sta parlando molto bene: chi per nostalgia, chi per la sorprendente umiltà degli artisti, che nel tempo s’è diradata (per questo oggi le collaborazioni riescono a far coabitare al massimo un paio di volti famosi, dice il Guardian).
Dove vederla? Su Netflix - 1 ora e 37 minuti
Guarda il trailer
#2 Ho quattro ore e… non guardo Sanremo
The Woman in the Wall
Chi è proprio sicuro di non voler seguire le fantastiche follie del Festivál (questa sarà una newsletter ricca di allitterazioni, si avvisa) può cogliere l’occasione per vedere i primi quattro episodi di questa miniserie in sei parti piuttosto inquietante. La protagonista è Ruth Wilson (amanti di Luther, a rapporto!) nel ruolo di una donna irlandese che soffre di gravi episodi di sonnambulismo, dopo uno dei quali scopre un cadavere in casa sua. A indagare giunge un giovane detective interpretato da Daryl McCormack (amanti di Bad Sisters, anche voi a rapporto!), che non solo deve capire se sia lei la vera colpevole, ma anche come il caso sia connesso alla sua terribile reclusione nelle Case Magdalene (gli istituti gestiti da suore nei quali, per alcuni secoli, furono recluse moltissime donne accusate di comportamenti sessuali promiscui e gravidanze fuori dal matrimonio). Le atmosfere sono dense, il mistero intricato e, se proprio non resistete, avanza pure tempo per vedere chi vince Sanremo.
Dove vederla? Su Paramount+ - 4 episodi da 57 minuti
Guarda il trailer
#3 Ho svariate ore e… sono in vena di recuperi
Mare fuori
“Ma Mare fuori è bella davvero?”. Se siete di quelli che finora hanno resistito al passaparola e se lo sono chiesti più volte, la risposta è sì. Certo, è imperfetta. Certo, ogni tanto la recitazione inciampa. Certo, spesso vola sulle ali del sentimento. Ma le sue storie dietro le sbarre di un carcere minorile napoletano sono ben costruite, dure e al tempo stesso luminose, autentiche nelle dinamiche che intrecciano tra i caratteri e i vissuti di ragazzi fin troppo convinti che per loro non ci sia speranza. La maratona è impegnativa, si avvisa (la sottoscritta deve ancora riprendersi). E non riuscirete a completarla entro il 14 febbraio, quando uscirà la seconda metà della quarta stagione. Ma gli episodi scorrono veloci e c’è pure più di un collegamento con Sanremo (a voi scovarli). E se proprio siete diffidenti mettiamola così: nessuna serie italiana aveva mai mandato in tilt un servizio streaming, mettendo d’accordo amanti di Gomorra ed estimatori del melodramma da fiction. Unico effetto collaterale: alla fine parlerete napoletano.
Dove vederla? Su RaiPlay e Netflix - 4 stagioni, 42 episodi da 46-75 minuti
Per approfondire: proprio domani ne parliamo nel podcast
E questo spazio bianco?
Sarete voi a riempirlo, ta-daaaan! Ogni settimana ci sarà infatti una serie scelta tra quelle consigliate da voi. Può essere una serie che avete scoperto, che da tempo è la vostra preferita, che vi ha tirato fuori da un periodo buio, che vi ha fatto capire di più su un certo tema… Non ci sono regole, consigliate quel che volete!
Potete scriverla nei commenti qui sotto oppure in risposta a questa mail.
Questi consigli non vi hanno convinto?
Non vi preoccupate, non mi arrabbio (forse). Su Tellyst.com trovate un bel po’ di altre cose da vedere:
Puoi dare un’occhiata alle serie tv in uscita a febbraio
O spulciare la guida ai servizi streaming
O ancora segnarti in agenda quello che vedremo nel 2024
Altre cose da leggere e ascoltare
Lo spot con cui Netflix si è arresa a Sanremo (o forse s’è presa un po’ del suo spazio…)
Quello del Super Bowl dove Rachel non si ricorda di Ross
Il trionfo delle serie tv vecchie (anche quest’anno)
L’ultimo episodio del podcast di TV Therapy, dove parliamo di depressione con Carol e la fine del mondo
Siamo arrivati alla fine, vi è piaciuto questo primo giro su Screen Advisor? Ricordati di lasciare un commento con le tue serie tv da vedere, la prossima volta potresti trovarla tra i consigli! Ci vediamo tra due venerdì, buona visione 🙌
Iscriviti a Screen Advisor per farla arrivare dritta nella tua casella email
Tellyst, il blog | Tellyst, sull’Instagram
Vuoi dirmi qualcosa, correggere un errore o collaborare? Scrivimi a info@tellyst.com
Consiglia Screen Advisor