5 thriller strani simili a "Baby Reindeer"
Serial killer che fanno podcast, ossessioni spaventose, e qualche storia vera
Uno pensa che per fare le buone serie ci vogliano budget stellari, effetti speciali, costumi raffinati ed enormi ambizioni. Poi però succede che, in un’anonima settimana di aprile, un’anonima miniserie britannica arrivi su Netflix e sposti Il problema dei tre corpi dalla prima posizione delle cose più viste (in Italia, almeno; anche se nel resto del mondo non se la sta cavando affatto male). Il tutto con una manciata di mezz’ore, un titolo da documentario naturalistico e una storia così strana che non sai se ridere o sentirti a disagio.
Perché le buone serie, in fondo, si fanno solo con la buona scrittura.
Per chi non avesse aperto Netflix - e i social, e le chat, e i siti di notizie - nell’ultima settimana, parliamo di Baby Reindeer, il thriller dove il comico scozzese Richard Gadd è un trentenne che, dopo essersi fatto intenerire da una donna triste e sola, diventa oggetto delle sue ossessioni sgrammaticate e sempre più moleste.
È la serie di cui tutti parlano in questi giorni, specie dopo la scoperta che Gadd ci è passato davvero. Ed è la serie per cui ho messo volentieri in pausa le grandi uscite di questo mese. E siccome so che l’avete già finita in una notte, o due al massimo, ecco altri cinque thriller strani da vedere subito dopo.
#1 Il più veloce (e spaventoso)
Black Mirror - Loch Henry (2023)
Se di Baby Reindeer avete apprezzato la brevità, questo episodio della sesta stagione di Black Mirror vi porterà via ancora meno tempo. Anche perché, durasse più a lungo, potreste restarci secchi. Ambientato in una silente cittadina scozzese, ha come protagonista una giovane coppia che decide di girare un documentario sulla vecchia vicenda di un serial killer locale poco amante dei turisti. Quel che scoprono è però ben più spaventoso, e l’atmosfere visive scelte da Charlie Brooker non aiutano (a meno che non siate amanti di Blair Witch Project). Ha tutte le sembianze di una storia vera, ma non lo è, per fortuna.
Dove vederla? Su Netflix - 54 minuti
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#2 Il più leggero
Based on a True Story (2023-)
No, nemmeno questa serie si basa su una storia vera. Ma lo è il podcast true crime che Kaley Cuoco e Chris Messina - agente immobiliare in maternità lei, ex tennista lui - iniziano a registrare quando scoprono che un loro conoscente è in realtà il temibile serial killer che si aggira nel quartiere di Los Angeles in cui vivono. Qui la stranezza sta nella loro scelta di ricattarlo, costringendolo a partecipare al podcast e raccontare in prima persona i suoi omicidi. I toni sono comici, ma questo non significa che ogni tanto non venga da tapparsi gli occhi. E i primi minuti lo mettono bene in chiaro.
Dove vederla? Gratis su RaiPlay - 8 episodi da 22-55 minuti (è già stata rinnovata per un’altra stagione)
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#3 Il meno conosciuto
The Other Black Girl (2023)
Nel 2021 l’autrice Zakiya Dalila Harris declinò la sua esperienza di donna afroamericana nel settore dell’editoria in un romanzo thriller venato di satira e horror (traete voi le vostre conclusioni). Le case editrici se lo contesero con cifre a sei zeri, esattamente come le piattaforme streaming. Tra queste ultime, a spuntarla è stata Hulu, che ne ha tratto una serie piuttosto apprezzata ma di cui si è parlato poco. Al centro della storia c’è un’assistente editoriale che lavora in una casa editrice newyorkese di soli bianchi, ma all’arrivo di un’altra collega nera spera di veder finire la propria emarginazione. Quando iniziano ad accadere strane cose, però, comincia a sospettare che a sabotarla sia proprio lei, mentre man mano scopre inquietanti segreti aziendali. Per farvene un’idea, lo stile s’ispira - tra gli altri - a quello di Ai confini della realtà, Get Out, Severance, Black Mirror e pure Rosemary’s Baby.
Dove vederla? Su Disney+ - 10 episodi da 24-31 minuti
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#4 Il più inquietante
Dead Ringers (2023)
Nelle liste delle serie tv migliori dello scorso anno, Dead Ringers è stata una delle più presenti. Se ve la siete persa e non vi spaventa un certo grado di inquietudine, allora è il momento buono per recuperare. La sua principale attrattiva è Rachel Weisz nel doppio ruolo di due gemelle ginecologhe che vivono a Manhattan e condividono tutto con una certa morbosità: tratti somatici, partner di letto, dissolutezze varie e ambizioni piuttosto frankensteiniane (si dice?) nel cambiare l’esperienza del parto, spingendosi oltre i limiti etici della medicina. Si tratta della versione a generi invertiti dell’omonimo film del 1988 di David Cronenberg, che a sua volta s’ispirò a un vero caso di cronaca, rielaborandolo con molta fantasia. Qui invece la fantasia è di Alice Birch, sceneggiatrice di Succession e Normal People.
Dove vederla? Su Prime Video - 6 episodi da 52-64 minuti
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#5 Il più strano tra gli strani
Swarm (2023)
Conviene dirlo subito: questa è una serie di Donald Glover e ha la stessa carica di assurdo, misto grottesco, misto horror degli episodi più sperimentali di Atlanta. C’è Dominique Fishback che interpreta una ventenne alquanto stramba, che pare vivere in un perenne stato catatonico dal quale si risveglia solo per venerare la sua popstar preferita e difenderne l’onore dalle critiche altrui. Se necessario, con raptus omicidi dopo i quali si serve in tutta tranquillità dal frigorifero della vittima di turno. I riferimenti divertiti a Beyoncé e alla sua accanita cerchia di fan sono evidenti, e ogni episodio trae ispirazione da reali casi di omicidio. Tra tutte, è senz’altro la più simile a Baby Reindeer. Unica precauzione: conviene guardarla lontano dai pasti.
Dove vederla? Su Prime Video - 7 episodi da 27-39 minuti
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Il vostro consiglio: Killing Eve
Ultimamente ho ricevuto più di un messaggio sul perché si parli poco di Killing Eve (algoritmo di Netflix, se sei tu - e sei tu - batti un colpo). E siccome qualche affinità con Baby Reindeer ce l’ha, proviamo a riproporla.
Si tratta di quel thriller movimentato e umoristico del 2018, dove Sandra Oh è un’analista dell’MI-5 che, annoiata dal lavoro di ufficio, si fa coinvolgere dai servizi segreti nella caccia a una pericolosissima psicopatica addestrata per uccidere, interpretata da Jodie Comer. Nel valzer di inseguimenti che le porta in giro per il mondo, entrambe sviluppano una reciproca ossessione. Ogni stagione è scritta da una sceneggiatrice diversa, e non è un caso che dopo le prime due, firmate da Phoebe Waller-Brigde ed Emerald Fennell, il cambio di penna si sia sentito.
Dove vederla? Su Sky, Now e TIMvision - 4 stagioni, 32 episodi da 42 minuti
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